Leroy Merlin ed EFICIA rafforzano il loro impegno nella gestione sostenibile dell’acqua
Nell’ultimo mezzo secolo, i prezzi dell’energia hanno continuato a crescere. L’edilizia, in quanto settore più energivoro in Italia (circa il 50% dei consumi totali), è particolarmente colpita da questo aumento, che ha avuto un impatto duraturo sulla progettazione, l’utilizzo e il funzionamento nel corso degli anni.
Il settore dell’edilizia riguarda principalmente il consumo di elettricità e gas. Poiché queste due principali fonti energetiche sono molto volatili, i loro prezzi sono influenzati da molti criteri come la domanda e l’offerta, le variazioni del prezzo delle materie prime, ma anche da parametri naturali come il clima.
L’andamento dell’ultimo decennio non fa eccezione a questa analisi: i prezzi dell’energia sono complessivamente aumentati, sia per l’elettricità che per il gas. L’effetto domino dell’aumento dei prezzi è quello di aumentare i costi di gestione per gli utenti, mettendo così a dura prova i costi di ammortamento dei progetti edilizi.
In passato, quando i costi dell’energia erano ancora bassi, la questione dell’impatto ambientale o del modello costruttivo “a basso consumo energetico” non si poneva. Gli shock industriali e i problemi climatici hanno accompagnato l’aumento dei costi energetici, imponendo una riforma dopo l’altra, così come gli standard di costruzione (HQE, etichette BEE, ecc.) che favoriscono lo sviluppo del risparmio energetico, soprattutto nelle costruzioni più recenti.
Nel caso degli edifici esistenti, l’aumento sostenuto dei prezzi, unito agli obblighi di risparmio energetico imposti dal governo alle imprese, spingerà gli attori economici, indipendentemente dal settore di appartenenza, a reinvestire nei propri edifici con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale. Ad esempio, possono migliorare l’involucro dell’edificio o integrare un sistema intelligente di gestione dell’energia.
In pratica, gli aumenti sostenuti dei prezzi dovrebbero influenzare anche il comportamento degli utenti degli edifici, che sono consapevoli dell’impatto dei costi energetici sul funzionamento e sui risultati economici della loro attività. In sintesi, più i prezzi dell’energia aumentano, più gli usi quotidiani cambieranno naturalmente, anche se questa fase di trasformazione può richiedere tempo.
L’aumento dei costi energetici può anche avere effetti meno evidenti, in particolare in alcuni settori in cui le aziende limitano volontariamente le dimensioni dei loro edifici per ridurre al minimo l’impatto dei costi di gestione degli edifici sui loro profitti.
Soprattutto l’aumento dei prezzi dell’energia avrà un impatto a lungo termine sul mercato immobiliare stesso. Sia gli investitori che gli inquilini preferiranno investire in edifici a basso consumo energetico. Ciò incoraggerà la nascita di importanti piani di ristrutturazione energetica per ottimizzare e valorizzare il patrimonio immobiliare.
Alric MARC – CEO di EFICIA